Perchè a volte non troviamo carpe di taglia??, perché, in certe acque, troviamo pesci di taglia ed in altre no, ecco spiegato perché, in altre acque, troviamo una prevalenza di carpe di una specie piuttosto che di un’altra.

« Older   Newer »
  Share  
Silent Carp
view post Posted on 11/5/2011, 11:50




Ecco spiegato (in parte) il perché, in certe acque, troviamo pesci di taglia ed in altre no, ecco spiegato perché, in altre acque, troviamo una prevalenza di carpe di una specie piuttosto che di un’altra.

La carpa è un animale onnivoro che ingerisce qualunque cosa sia di tipo alimentare. Comunque sia, la dieta base è carnivora, come hanno dimostrato ampiamente le analisi intestinali fatte su vari soggetti in diverse tipologie di acque.

La carpa si nutre quindi di protozoi, rotiferi, oligocheti, molluschi, anfibi, pesci, larve d’insetti (predilige ninfee efemeroidei), chironomi, crostacei, aracnidi, e tublifex (anch’esso un oligocheta) in genere.

La carpa non possiede uno stomaco vero e proprio come potrebbe essere quello umano (perché, essendo onnivora, non necessita di strutture essenzialmente votate alla digestione delle proteine come succede invece nei carnivori ittiofagi, ma piuttosto presenta un intestino molto sviluppato, utile nella digestione di cellulosa e carboidrati, caratteristica ancora più chiara riscontrabile negli amur). Il suo apparato digerente non secerne pepsina e la digestione è affidata a due enzimi prodotti dall’intestino e da quel poco di pancreas di cui è dotata; questi enzimi sono la tripsina e l’erepsina.

Sostanze che, e chi conosce un po’ di biologia di base lo sa benissimo, permettono una migliore metabolizzazione delle proteine di origine animale piuttosto che quelle di origine vegetale.

Gli idrati di carbonio (carboidrati –amidi) sono metabolizzati invece mediante gli enzimi (maltasi, amilasi, lichenasi) che si trovano nel fegato, nel pancreas e nell’intestino.

Gli altri enzimi che servono per poter metabolizzare gli alimenti, devono essere ingeriti mediante una dieta opportuna (enzimi esogeni).

Da questa primissima analisi, quindi, si sarebbe indotti a pensare di realizzare esche con farine prevalentemente animali, perché più digeribili. Certamente questo è un ragionamento con un fondo di verità.

Questa analisi, però, non può prescindere da altri fattori quali il gusto (la farina di gambero non ha il gusto dell'animale vivo) e il valore proteico finale (1 kg di farina di gambero corrisponde a circa 6/7 kg di gamberi vivi, tanto per fare un esempio).

La carpa ha bisogno (senza esagerare) anche di carboidrati, in particolar modo di quelli nobili, quali gli amidi, che essa riesce a convertire in energia con facilità e, contrariamente a quanto si crede, non ha grosse necessità di grassi.

Essa, come tutti gli esseri viventi, necessita anche di vitamine, in particolar modo di quelle del gruppo B e del gruppo A ed in parte del gruppo E; dalle ultime ricerche scientifiche sembrerebbe che la vitamina B12 sia sintetizzata dall’organismo del pesce (ovviamente se in salute e con una corretta alimentazione).

Il nostro pesce si nutre inoltre di sementi e frutta (che cadono in acqua), alghe, sterco di volatili acquatici ecc…

Per porre qualche prima base su cui lavorare in seguito, possiamo concludere che se confezioniamo delle esche che abbiano proteine per un valore compreso tra il 17 ed il 40%, carboidrati per un valore compreso tra il 25 ed il 60%, grassi per un valore compreso tra il 3 ed il 8%, con una giusta dose di vitamine e fibre (dal 3 al 10%), probabilmente avremo delle esche ben bilanciate sotto il punto di vista nutrizionale, il tutto, ovviamente, da rapportare in funzione delle acque e della stagione.

Un buon punto di partenza, a nostro avviso, è il chiedersi: “cosa sappiamo oggi sull’alimentazione delle carpe?”

Potremmo dire che ne sappiamo molto, ma in realtà questo molto è quasi niente, infatti, tutti gli studi scientifici (o presunti tali) redatti fino ad oggi, riguardano le carpe d’allevamento, perciò queste ricerche sono orientate principalmente a far crescere il peso del pesce nel minor tempo possibile. Ciò, per i nostri scopi, è utile solo in parte, poiché il fabbisogno alimentare di una carpa allo stato brado, è sicuramente diverso di quello di una carpa d’allevamento, e addirittura potrebbe essere diverso anche da acqua ad acqua, in funzione della qualità della stessa.

Perché in funzione della qualità dell’acqua?

Presto detto: un lago, un fiume o una cava, potrebbero, e molto probabilmente è così, avere una flora e una fauna planctonica e bentonica diversa, e quindi una fonte alimentare differente.

Potremmo pertanto supporre che, in alcuni specchi d’acqua, il pesce possa avere delle carenze alimentari, riguardanti un determinato tipo di proteina, o una vitamina e cosi via… .

.

 
Top
0 replies since 11/5/2011, 11:50   44 views
  Share